Modulo risarcimento danni sbalzo corrente

Sbalzi di corrente: chi ne risponde e le modalità per la richiesta dei danni. Le ipotesi di rimborso automatico. Fac simile di lettera di risarcimento.

A casa tua c’è stato uno sbalzo di corrente improvviso. Il tablet e il lettore dvd non funzionano più? Vuoi chiedere il risarcimento danni? Ma come si scrive una lettera di risarcimento danni e a chi va inviata? Forse è capitato anche a te di dovere acquistare un computer nuovo perché quello vecchio è stato bruciato da uno sbalzo della corrente oppure di dovere sostituire in tutta fretta la batteria del cellulare, danneggiata da un’interruzione improvvisa dell’energia elettrica.

A volte accadono delle interruzioni inaspettate dell’energia dovute, ad esempio, ad un guasto della linea elettrica, che possono danneggiare gli apparecchi elettronici presenti nelle nostre abitazioni. Infatti, al momento dello sgancio della corrente o durante i tentativi di ristabilire il servizio si possono verificare degli sbalzi di tensione. In altri casi l’interruzione della corrente può essere determinata da un sovraccarico della linea.

Modulo risarcimento danni sbalzo corrente

L’aumento dei dispositivi elettronici presenti nelle case e nei luoghi di lavoro, può comportare una maggiore richiesta di energia rispetto a quella fornita dal gestore. Quando più apparecchi elettronici sono collegati ad un medesimo impianto è possibile il verificarsi di sbalzi di corrente. Ogni rete elettrica infatti, ha un limite di tolleranza superato il quale si determina lo sbalzo o l’interruzione improvvisa dell’energia. Pertanto, laddove gli apparecchi elettronici dovessero rimanere danneggiati al verificarsi di una delle ipotesi sopra riportate, può tornare utile un modulo risarcimento danni da sbalzo di corrente come quello che presente in questo articolo, da utilizzare per inoltrare una apposita richiesta.

Indice

Apparecchi elettronici che possono subire danni: quali sono?

Gli alimentatori e i caricabatterie (vedi quelli dei tablet o degli smartphone) rientrano tra gli apparecchi elettronici che possono subire danni a causa di uno sbalzo di tensione. Si tratta infatti, di apparati assai sensibili che al ritorno dell’energia elettrica, nelle ipotesi più gravi, possono non più funzionare e quindi, si corre il rischio di doverli sostituire.

Nelle ipotesi meno gravi, invece, con particolare riferimento agli alimentatori, può anche capitare che continuino a funzionare ma diventano meno affidabili. Si possono verificare cioè delle instabilità di tensione che si manifestano in un blocco totale del computer, soprattutto quando l’alimentatore è freddo. Una volta che si è scaldato, potrebbe diventare più stabile e meno vulnerabile, ma il danno è comunque fatto.

Inoltre, lo sbalzo di tensione può danneggiare le memorie ram dei computer, i lettori dvd, gli impianti stereo, ecc. oltre a procurare problemi di piccola entità agli elettrodomestici. E’ questo il caso delle sveglie, delle quali bisogna reimpostare l’orario una volta tornata l’energia elettrica o della lavastoviglie/lavatrice che va riprogrammata.

Chi risponde dello sbalzo di corrente?

Alla domanda su chi risponde dei danni conseguenti ad uno sbalzo di corrente viene di getto dire: “l’azienda che fornisce l’energia”. Tuttavia, bisogna distinguere tra fornitore e distributore dell’energia. Infatti, le società che forniscono il servizio il più delle volte si tutelano inserendo nel contratto tra le “condizioni generali di fornitura”, delle apposite clausole che le garantiscono dagli eventuali danneggiamenti conseguenti agli sbalzi di corrente.

Modulo risarcimento danni sbalzo corrente

Pertanto, a doverne rispondere non saranno loro, bensì i distributori locali, i quali si occupano della consegna e del trasporto dell’energia al cliente, usufruendo delle reti di distribuzione a bassa e media tensione.

Come richiedere i danni al distributore di energia?

Nel caso in cui il consumatore dovesse ritenere esistente un nesso tra l’interruzione della corrente, il conseguente sbalzo di corrente e il guasto dei propri apparecchi elettronici, può presentare un reclamo al fine di richiedere il risarcimento dei danni subiti. I siti dei gestori offrono generalmente la modulistica online da compilare per il reclamo, che va poi inviato via fax, per raccomandata A/R o tramite e-mail.

Il distributore dovrà rispondere nel termine di 40 giorni dal ricevimento, motivando la propria decisione, di accoglimento o di rigetto. Se dovesse ritenersi non responsabile dei danni subiti dal cliente, questi potrà cercare di risolvere la questione ricorrendo allo strumento della conciliazione.

Nell’ipotesi in cui anche la conciliazione dovesse risolversi negativamente, il consumatore potrà iniziare una causa civile volta ad ottenere il risarcimento dei danni subiti.

Rimborso automatico dei danni

In alcuni casi specifici l’Autorità per l’energia elettrica ha previsto un rimborso automatico dei danni dovuti all’interruzione dell’energia. A tal fine, bisogna distinguere l’ipotesi in cui l’interruzione, da tempo programmata, è stata comunicata agli interessati da quella in cui si è verificata improvvisamente per via di un guasto.

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